martedì 11 agosto 2015
"NON TI PAGO" ANNI '70
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giovedì 6 agosto 2015
ANDREOTTI, POTERE MAI LOGORO
" IL POTERE LOGORA CHI NON CE L'HA "
GIULIO ANDREOTTI, sette volte Presidente del Consiglio, tra cui il governo di "solidarietà nazionale" durante il rapimento di Aldo Moro (1978-1979), con l'appoggio del Partito Comunista Italiano, e il governo della non-sfiducia (1976-1977), con la prima donna-ministro, Tina Anselmi, al dicastero del Lavoro);
otto volte ministro della Difesa;
cinque volte ministro degli Esteri;
tre volte ministro delle Partecipazioni Statali;
due volte ministro delle Finanze, ministro del Bilancio e ministro dell'Industria;
una volta ministro del Tesoro, ministro dell'Interno, ministro dei beni culturali (ad interim) e ministro delle Politiche Comunitarie.
È sempre stato presente all'Assemblea costituente e nel Parlamento italiano dal 1948, come deputato fino al 1991 e successivamente come senatore a vita.
A riguardo della sua lunghissima carriera, è noto per aver fatto proprio l'aforisma di Talleyrand "Il potere logora chi non ce l'ha", che da molti gli viene erroneamente attribuito.
In virtù di un impareggiabile... bagaglio d'esperienza è stato al centro della scena politica italiana per tutta la seconda metà del XX secolo.
GIULIO ANDREOTTI, sette volte Presidente del Consiglio, tra cui il governo di "solidarietà nazionale" durante il rapimento di Aldo Moro (1978-1979), con l'appoggio del Partito Comunista Italiano, e il governo della non-sfiducia (1976-1977), con la prima donna-ministro, Tina Anselmi, al dicastero del Lavoro);
otto volte ministro della Difesa;
cinque volte ministro degli Esteri;
tre volte ministro delle Partecipazioni Statali;
due volte ministro delle Finanze, ministro del Bilancio e ministro dell'Industria;
una volta ministro del Tesoro, ministro dell'Interno, ministro dei beni culturali (ad interim) e ministro delle Politiche Comunitarie.
È sempre stato presente all'Assemblea costituente e nel Parlamento italiano dal 1948, come deputato fino al 1991 e successivamente come senatore a vita.
A riguardo della sua lunghissima carriera, è noto per aver fatto proprio l'aforisma di Talleyrand "Il potere logora chi non ce l'ha", che da molti gli viene erroneamente attribuito.
In virtù di un impareggiabile... bagaglio d'esperienza è stato al centro della scena politica italiana per tutta la seconda metà del XX secolo.
Di
Andreotti, effigiato nella vignetta del 1979 ( Gazzetta di Salerno ) con il “bagaglio” che meglio simboleggiava il
suo pluriennale potere, hanno fatto epoca i seguenti aforismi: *La cattiveria dei buoni è pericolosissima. * L’umiltà è una
virtù stupenda, ma non quando si esercita nella
dichiarazione dei redditi.* Non basta avere ragione: bisogna avere anche
qualcuno che te la dia. *Clericalismo:
la confusione abituale di quel che è di Cesare e di quel che è di Dio. *Aveva
spiccatissimo il senso della famiglia. Era infatti bigamo e oltre. *I miei
amici che facevano sport sono morti da tempo. *Meglio tirare a campare che
tirare le cuoia.
mercoledì 5 agosto 2015
LE VIE DELL' EX SINISTRA...
La vignetta pubblicata su Inserto Satirico il 25 settembre 2009
ricorda la figura e l’opera di Enrico Berlinguer. A trent’anni dalla sua morte il “compromesso storico” sembra essersi...
evoluto nel “compromesso” del Nazareno e variazioni sul trema.
E’ comunque da ricordare che
nell’autunno del 1973, con tre articoli pubblicati dalla rivista
Rinascita, il segretario del Pci Enrico Berlinguer gettò le basi ideologiche di
quello che sarebbe passato poi alla storia come il “compromesso storico”, cioè la
strategia politica elaborata e sostenuta, tra il 1973 e il 1979, dal Partito
comunista italiano, in seguito alla riflessione compiuta dal segretario Enrico
Berlinguer sull’esperienza cilena del governo di Unidad Popular di Salvador Allende .
Tale strategia si fondava sulla necessità della collaborazione e dell’accordo
fra le forze popolari di ispirazione comunista e socialista con quelle di
ispirazione cattolico-democratica, al fine di dar vita a uno schieramento
politico capace di realizzare un programma di profondo risanamento e
rinnovamento della società e dello Stato italiani, sulla base di un consenso di
massa tanto ampio da poter resistere ai contraccolpi delle forze più
conservatrici.
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